Armadi: un'intervento nel segno dell'armonia

Armadi indispensabili per la camera da letto

Gli armadi sono elementi d’arredo assolutamente indispensabili e dunque presenti all’interno di qualunque abitazione, indipendentemente dalle dimensioni che la caratterizzano: che si tratti di un monolocale, di loft, di un piccolo appartamento cittadino o di una mega villa immersa nelle campagne, proprio nessuno può esimersi dall’avere almeno un armadio nella propria casa (a meno di non essere uno di quei pochi fortunati che può disporre di un’ampia ed accessoriata cabina armadio)!

Cominciamo con il dire che la funzione primaria di un armadio è essenzialmente quella di contenere tutte le nostre cose, a partire dagli abiti e dagli accessori (come borse, cinture, cappelli, cravatte, ecc…), fino alla biancheria intima e quella di casa, potendo eventualmente prevedere anche uno spazio per ospitare le nostre calzature, qualora non si disponga altrove di un’apposita scarpiera.

Un armadio dunque è uno spazio organizzato che ci consente di riporre nella maniera migliore diversi tipi di indumenti ed altri oggetti, in modo tale che non si sgualciscano e risultino sempre in ordine, facilmente accessibili, al riparo dalla luce e dalla polvere.

Tale è l’utilizzo che normalmente facciamo di questo tipo d’elementi d’arredo ed è proprio questa la tipologia d’armadi di cui parleremo e su cui ci concentreremo nel proseguo della trattazione, ma sebbene la collocazione al’interno delle stanze da letto al fine di riporvi i nostri indumenti ed effetti personali sia indubbiamente la più frequente, non bisogna dimenticarsi che un armadio è essenzialmente un contenitore e quale sia il contenuto dipende unicamente dalle nostre necessità: per cui esistono anche armadiature, più o meno grandi, che possono servire a tutt’altro!

Si pensi ad esempio ai classici armadietti in cui vengono custodite le scope, gli stracci, i detergenti per la pulizia della casa e la classica cassetta degli attrezzi; o ancora a tutte quelle armadiature ricavate lungo i corridoi, nei sottoscala, o in fondo ai disimpegni che possono contenere un’infinità di cose differenti, dalle scorte di casa, ai libri, fin anche ai giocattoli dei bambini, alla biancheria da bagno o a quegli indumenti stagionali che indossiamo sono in vacanza come la tuta da sci o i costumi da bagno!

In ogni caso quando ci si accinge ad acquistare un elemento d’arredo importante, quale è un armadio, bisogna fare numerose considerazioni di vario tipo, assolutamente differenti le une dalle altre, ma tutte importantissime: innanzitutto trattandosi di arredi piuttosto ingombranti e voluminosi bisognerà capire quale è la tipologia d’armadiatura ideale, che maggiormente fa al caso nostro e,a seconda dello spazio che abbiamo a disposizione(non solo in termini di metri quadri ma anche in base alla forma del locale e alla presenza ed alla disposizione di eventuali aperture),stabiliremo quali potrebbero essere le dimensioni nonché la configurazione spaziale e figurativa più adeguata.Infatti in commercio esistono davvero un’infinità di armadi differenti: piccoli, magari composti unicamente da due ante, per una larghezza complessiva di soli 100-150 cm, medi, oppure grandi, capaci di occupare intere pareti lunghe anche 4 metri e caratterizzati da 6 o 8 ante battenti, piuttosto che da 2 o 3 antoni scorrevoli; vi sono poi armadi che arrivano al soffitto, sfruttando tutta l’altezza a disposizione ed altri invece alti due metri o poco più. Se poi è vero che l’armadio per eccellenza è una sorta di grande parallelepipedo rettangolare, non si può non considerare che oggi come oggi, proprio per venire incontro alle più svariate esigenze, è possibile avere armadiature a ponte, piuttosto che ad L, in curva, con doppio affaccio e persino fatte su misura per poter ad esempio “ospitare” al centro una porta d’accesso alla stanza, che sembra essere quasi ritagliata nel mezzo!

In effetti ciò che invece è abbastanza standard è la profondità di questi elementi d’arredo che solitamente è pari a 60 cm, per consentire di appendere con tranquillità gli indumenti di qualunque tipo (comprese giacche, giubbini e cappotti) senza che si sgualciscano. Ciò non toglie comunque che oggi in commercio si trovino armadiature delle profondità più diverse (da 55, 50, 45 o anche 40 cm), oppure modificabili al centimetro e su misura: in questi casi, se lo spazio che abbiamo a disposizione è inferiore a 50-55 cm, o si evita di inserirvi dei bastoni e si utilizza l’armadio unicamente per riporvi gli indumenti che non necessitino di essere appesi, come le magliette, i maglioni, la biancheria di casa, gli accessori ed al limite anche calzature; oppure si impiegano appositi accessori che sfruttano lo spazio interno nel senso opposto a quello che siamo abituati a vedere!

Un’altra decisione importante da prendere è quella che concerne il tipo di ante: gli armadi tradizionali solitamente sono caratterizzati dalla presenza di ante a battente, ma la maggior parte degli armadi moderni, quelli dall’estetica più contemporanea, utilizzano ante scorrevoli, sempre più spesso caratterizzate da dimensioni ragguardevoli(se un tempo un armadio di 3,60 metri poteva essere come un armadio ad 8 ante oggi queste possono essere sostituite da due soli pannelli scorrevoli di 180 cm ciascuno!). Non si tratta solo di una questione di gusto, è ovvio che visivamente uno è libero di preferire una cosa piuttosto che l’altra, ma bisogna sempre anche fare i conti con lo spazio a nostra disposizione! Proprio per questo motivo oggi gli armadi con ante scorrevoli sono sempre più gettonati e ne esistono anche alcuni dalle linee classiche: infatti rispetto al passato le nostre case hanno dimensioni sempre più limitate e se da un lato di certo le ante scorrevoli incontrano il favore del pubblico perché belle, attuali, accattivanti ed al passo con le mode del momento, dall’altro molte volte si scelgono perché non si hanno alternative, in quanto se si dovesse inserire un armadio con ante a battente queste probabilmente o non si aprirebbero del tutto (andando a sbattere contro il letto,piuttosto che contro una cassettiera o un comodino), oppure comunque non lascerebbero spazio a sufficienza per poter passare. Un’ulteriore possibilità è quella di optare per ante a libro, molto utilizzate soprattutto nelle parti d’angolo di armadiature ad L, ma che talvolta risultano utili anche in altre situazioni particolari,come ad esempio nel caso di armadi di servizio, ricavati all’interno di nicchie o lungo un corridoio.

Ovviamente tutte le considerazioni suddette sono importantissime, ma non bisogna dimenticare che un armadio è pur sempre un elemento d’arredo, peraltro piuttosto voluminoso ed ingombrante e che dunque difficilmente passerà inosservato; proprio per questo è determinate anche operare delle scelte che ci soddisfino dal punto di vista più prettamente estetico e che si abbinino alla perfezioni con il resto della mobilia che lo circonda.

Innanzitutto si tratta di una questione di stile: dovremo capire qual è quello che maggiormente fa al caso nostro, anche in base agli altri elementi già presenti o che abbiamo intenzione di acquistare e che comunque divideranno lo stesso ambiente.Infatti,mentre in altri frangenti è possibile “mescolare” con più facilità elementi di stili completamente differenti, per quanto concerne gli armadi è bene attenersi ad un criterio di uniformità evitando forzature o stonature di qualunque genere e dunque propendere per qualcosa di classico se il letto è di tale ispirazione e di moderno se il resto dei mobili risulta essere assolutamente contemporaneo e così via dicendo.

Se poi dobbiamo inserire un armadio in un ambiente di passaggio dovremo far in modo che passi più inosservato possibile e quindi potremo realizzare una struttura a filo muro che si confonda e mimetizzi il più possibile con le pareti, optando per una finitura bianca; qualora si tratti di uno spazio piuttosto stretto per non chiuderlo ulteriormente potremo propendere per ante specchiate che visivamente aiutano ad allargare gli ambienti, dando l’illusione ottica di sdoppiare lo spazio realmente esistente.

Anche la scelta dei materiali e del colore è importantissima: lo stesso armadio in essenza, piuttosto che specchiato o ancora laccato lucido avrà un impatto totalmente differente, tanto da non sembrare neppure più il medesimo modello! Le possibilità sono davvero tantissime: il legno di certo è il materiale per eccellenza quando si parla di armadi e si adatta alla perfezione ad ogni stile, dal conutry, al classico, dall’etnico al moderno, ma anche qui molto dipende dall’essenza scelta, dal tipo di lavorazione e dal fatto che si tratti di strutture in legno massello piuttosto che di elementi impiallacciati. Molto moderne sono anche altre finiture come quelle laccate lucide, total black, total white o caratterizzati da tonalità sgargianti; anche l’utilizzo di specchiature (totali o serigrafate) piuttosto che di ante in vetro colorato è assai in voga, ma esistono anche elementi rivestiti in pelle o in tessuto, piuttosto che finiture ricche e preziose come quelle in foglia d’oro o d’argento.

In tutto ciò bisogna non dimenticarsi dei dettagli, come ad esempio la scelta delle maniglie, che possono essere volutamente assenti (o mascherate), oppure al contrario essere particolarmente vistose ed eccentriche, in modo tale da diventare elementi di spicco e caratterizzanti l’estetica dell’intera struttura! Che dire poi della presenza di eventuali decori: dipinti, realizzati mediante inserti in materiali differenti, con intarsi. Insomma le possibilità di personalizzazione sono davvero tantissime e non solo per quanto riguarda l’aspetto esteriore, perché una volta determinato questo c’ è tutto un lavoro attento e minuzioso da affrontare per la progettazione dell’interno, perchè un armadio non deve essere solo bello e non basta che si inserisca alla perfezione all’interno dello spazio ad esso destinato. Una volta dunque affrontato l’aspetto più estetico e d’impatto della questione, che d’altro canto è quello viene spontaneo sviluppare per primo, bisogna concentrarsi sulle problematiche più prettamente pratiche, ovvero quelle che riguardano l’organizzazione interna degli spazi; perché infondo un armadio serve a contenere e sembrerà impossibile ma, a parità di dimensioni, due armadi uguali ma attrezzati e suddivisi diversamente possono contenere uno il doppio delle cose dell’altro!

Solitamente tutte le armadiature prevedono una parte destinata ad ospitare dei tubolari d’acciaio, appositamente pensati per appendervi le grucce con gli abiti ed una parte invece dotata di ripiani aperti e cassetti; queste sono le dotazioni minime standard,che bene o male ogni armadio contempla, seppur in quantità differenti e disposte in modo diverso caso per caso. Oggi però esistono attrezzature e sistemi particolari, in alcuni casi tecnologicamente evoluti, ideati proprio per riporre al meglio determinate tipologie di indumenti,come ad esempio i porta pantaloni, i porta cravatte o i porta giacca corredati di cassetti svuota tasche; inoltre vi sono sistemi meccanizzati, telescopici, reclinabili o a ribalta, che ci consentono di prendere agevolmente anche gli abiti posizionati nella parte superiore del nostro armadio, che solitamente risultano più difficilmente raggiungibili.

In più bisogna pensare di razionalizzare lo spazio ed ordinare le nostre cose anche servendoci di accessori come divisori per i cassetti, che possono aiutarci a dividere la biancheria intima o i calzini, o ancora scatoloni e sacchetti utilissimi per riporre i capi della stagione passata.Ciò che è certo è che per riuscire a sfruttare nel modo migliore lo spazio a nostra disposizione dovremo innanzitutto far mente locale su quante cose abbiamo, di che tipologia sono ed anche su quali sono le nostre abitudini (ad esempio è importante sapere se abbiamo più pantaloni, più abiti, più magliette o più camicie e queste ultime se le vogliamo riporre appese oppure piegate in un apposito cassetto), anche perché non esiste una ricetta universale valida per tutti, ciascuno si conosce e sa di cosa ha bisogno a seconda di come si compone il proprio guardaroba e delle proprie preferenze.

Un ultimo fattore da considerare, che comunque (soprattutto in periodi “di crisi” come quello che sta attraversando oggi il nostro paese) non è da sottovalutare, è indubbiamente il costo: indipendentemente dalla grandezza dell’elemento desiderato e a parità di dimensioni per acquistare un armadio si può spendere da qualche centinaio di euro,per i modelli più semplici, magari da montarsi da soli (come quelli proposti da Ikea che, così come molti altri megastore dell’arredo, comunque offre una vasta gamma di soluzioni personalizzabili sia per tipologia, che per dimensioni e finiture!), fino a diecimila euro e più, per esemplari di design, o per armadiature prodotte dalle più note firme dell’arredamento mondiale, o anche per modelli ipertecnologici, che sono caratterizzati dalla presenza di insolite dotazioni “extra” come ad esempio la televisione incorporata nella superficie delle ante vetrate!

Ognuno dunque a seconda delle proprie tasche, del proprio gusto e delle proprie specifiche esigenze (ed ovviamente anche in base a dove dovrà collocare l’armadio e dello spazio a disposizione), potrà scegliere liberamente tra un’infinita gamma di prodotti: l’importante è sempre considerare ogni aspetto della questione e cercare di non lasciare mai nulla al caso!

Sara Raggi

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