Scegliere l’armadio in base all’ambiente in cui andrà collocato ed alla sua funzione

Armadi sottoscala e mansarda

Solitamente quando si parla di armadi si pensa immediatamente alla stanza da letto, perché questo è il luogo in cui convenzionalemente nelle nostre case vengono posti di preferenza, nonchè per abitudine, gli armadi, che altro non sono che degli elementri d’arredo particolarmente ingombranti e spaziosi, attrezzati in maniera consona ed in base alle esigenze di ciascuno, così da poter contenere tutte le nostre cose ed in particolare abiti, biancheria per la casa, scarpe, borse ed accessori, tenendo il tutto al riparo dalla polvere, dalla luce, da fonti di calore e soprattutto in ordine, in modo da poter trovare facilmente ciò che cerchiamo di volta in volta.

I criteri da seguire per scegiere l’armadiatura che maggiormente ci soddisfa, sia da un punto di vista estetico che da quello più prettamente pratico, sono diversi e tutti validi: chiaramente se da un lato non si potranno trascurare i fattori di gusto, a partire dallo stile che si desidera incarni il nostro armadio, fino alla scelta del materiale di finitura e della sua colorazione, nonchè della tipologia d’apertura delle ante e del modello di maniglie, dall’altro lato bisognerà valutare con altrettanta cura ed attenzione la distribuzione degli spazi interni e la scelta dell’attrezzatura più idonea in base alla quantità di roba ed al tipo di cose che si desidera riporre nell’armadio. Comunque nel momento in cui ci si accinge ad acquistare un elemento d’arredo dimensionalmente così importante non si può di certo prescindere dal valutarne attentamente la location, per cui bisognerà aver ben chiaro non solo la stanza di destinazione, ma, all’interno della stessa, necessiterà trovargli il luogo più adatto ed al contempo capire, anche in relazione a dove è stato collocato, che tipo di cose vogliamo disporvi internamente. Ovviamente se l’armadio di cui possiamo disporre è unicamente quello presente in camera da letto queto dovrà essere piuttosto capiente ed attrezzato in modo da poter contenere non solo gli abiti, i cappotti, la biancheria intima e gli accessori, ma anche le lenzuola e gli asciugamanie le cose per la casa (a patto che non si disponga anche di altre cassettiere o di un box contenitore sotto il letto); se al contrario si dipone di più armadi collocati in punti diffrenti ciascuno potrà essere destinato ad ospitare cose differenti: in quello di camera si concentreranno gli indumenti di tutti i giorni, mentre ad esempio in quello posizionato nel corridoio si potrà mettere la biancheria da bagno o le cose più particolari (come ad esempio i costumi da bagno o le tute da sci) che usiamo meno frequentemente, o ancora le scarpe, che in parte potrebbero anche trovar posto in un’armadiatura presente all’ingresso di casa, dove ovviamente i capi per eccellenza saranno giacconi, piumini, cappotti, cappelli e quant’altro serva per uscire!

armadi sottoscala

Bisogna però tener presente che non sempre (ma anche, come già detto, non unicamente!) l’armadio trova posto all’interno di una camera da letto, talvolta perché nella propria stanza non vi è fisicamente lo spazio per ospitarlo ed altre volte invece per una scelta volutamente estetica. In entrambi i casi si può ripiegare decidendo di inserire l’armadio in questione all’interno di un altro locale della nostra abitazione o di adibire a cabina armadio una stanza, per quanto piccola, oppure un ripostiglio, a patto che sia piuttosto ampio (anche se ovviamente non illuminato naturalmente). L’assenza di un’armadio all’interno della propria stanza da letto si rivela una decisione dettata da motivazioni estetiche soprattutto quando si ha a che fare con ambienti arredati in stile moderno e contemporaneo, in cui l’essenzialità è uno dei requisiti essenziali, per cui sovente si tende a posizionare meno elementi possibile all’interno dello stesso locale e ad evitare presenze inombranti, come di certo si rivela essere quella di un’armadio. Molte volte in questi frangenti se lo spazio e la configurazione del locale lo consentono se ne sottrae una parte, larga almeno un metro e mezzo, e attraverso l’utilizzo di muratura in cartongesso si realizza la cosiddetta cabina armadio, dalla quale si accede attraverso una normale porta, che volendo può essere realizzata a filo muro e dunque quasi scomparire alla vista: in queto modo il guardaroba c’è ma non si vede e non compromette l’impatto visivo del letto e di qualunque altro elemento vi sia in camera, sovrastandolo.

In realtà, all’interno di una normale casa d’abitazione, oltre alla stanza da letto vi sono altre due collocazioni tipiche per un armadio: il corridoio e l’ingresso. Ad onor del vero nelle case moderne, progettate ex novo, oggi come oggi è sempre più difficile inserire all’interno di questi ambienti delle armadiature, perché lo spazio destinato a tale funzioni viene limitato il più possibile in quanto considerato “perso” e di conseguenza, con quello che costano oggi le case, tutto va ottimizzato nel migliore dei modi e non ci si può permettere di certo di avere spazi morti (sebbene a tutti farebbe un gran comodo avere più spazio a disposizione ed un’armadio in più!). Oggi il più delle volte la porta di primo ingresso si apre direttamente sul soggiorno, al limite vi è una sorta di spazio cucinetto (soprattutto armadio corridoionei trilocali e raramente per metrature inferiori ai 70-80 mq), che non è un vero e proprio locale perché è aperto sul living, ma comunque funziona da filtro e da zona d’accorglienza, ma molte volte anche questo manca. Un tempo invece la maggior parte delle abitazioni disponeva di un ingresso, degno di questo nome, a volte persino di un vero e proprio locale destinato ad accogliere gli ospiti, che non solo poteva alloggiare comodamente un armadio guardaroba per contere cappotti, giubbini, borse, cappelli e quant’altro solitamenete ci si toglie entrando in casa, ma anche un piccolo salottino, attrezzato con poltroncine oppure con un piccolo tavolo e qualche sedia. Ovviamente se all’ingresso non si ha spazio (e chiaramente anche se un ingresso non l’abbiamo!) non si potrà avere un armadio e bisognerà accontentarsi di un attaccapanni a muro o a piantana, altrimenti si potrà pensare a qualcosa di visivamente poco emergente che formi un tutt’uno con la parete, oppure a soluzioni specchiate che visivamente contribuiscano a dilatare gli spazi. Lo stesso dicasi per i corridoi, che nelle case di una volta non solo erano piuttosto lunghi, ma anche decisamente più larghi di quelli odiermi, che invece assai di rado superano i canonici 120 cm prescritti per legge e che sovente più che veri corridoi sono piuttosto dei disimpegni di forma quadrata e comunque non molto lunghi. Ovviamente però tutti quelli che abitano in case “datate”, potendo disporre di corridoi ampi, praticamente sempre li sfruttano creando una armadiatura cosiddetta “a muro”, dove le due spalle sono realizzate in muratura e restano a vista solo le ante dell’armadio, a formare una parete attrezzata che corre per tutta la lunghezza del corridoio, o quantomeno tra due porte. In questi casi è importante valutare il tipo di apertura delle ante, nonchè la loro dimensione, in modo che l’apertura delle stesse non ostacoli il passaggio, comunuque se la larghezza del corridoio non è particolarmente ampia, si può limitare la profondità dell’armadiatura (che comunque in questi casi è realizzata su misura per poter sfruttare al cm lo spazio e per poter arrivare fino a soffitto) oppure si può ricorrere a soluzioni con ante scorrevoli o a libro.

Vi sono poi altre situazioni spaziali particolari in cui non è proprio possibile ricorrere a soluzioni precostituite, ovvero ad armadi in linea di dimensioni normali(con profondità ed altezze standard) e questo può capitare in diversi frangenti: a volte magari non si dispone della profondità necessaria, altre volte si hanno soffitti troppo alti, troppo bassi o irregolari o ancora bisogna oltrepassare un ostacolo sporgente, come una trave o un piastro. Basti infatti pensare ad alcuni casi, decisamente tipici ed esemplari in cui l’armadio necessita una sagomatura molto particolare per adattarsi a spazi che possono essere considerati di “risulta”, oppure sono stati in qualche modo “recuperati” e devono comunque essere arredati: le situazioni più classiche di questo tipo sono riconducibili essenzialmente a due  location un po’ più particolari come possono essere le abitazioni, o le camere, ricavate in sottotetto (magari dove è necessario fare i conti oltre che con la presenza di una copertura con falde inclinate anche con travetti a vista, abbaini e lucernari) o le armadiature realizzate per ottimizzare i sottoscala, spazi tipicamente morti, che però se ben struttati, congeniati ed organizzati, realizzando prima un progetto ad hoc, possono davvero diventare utilissimi e capienti.

Anche quando si parla di armadi di tipo più convenzionale, destinati ad essere collocati all’interno di una camera da letto, è comunque necessario fare delle distinzioni in base a quanti sono, e soprattutto a chi sono, gli occupanti della stanza: diverso infatti sarà il caso di un’armadiatura destinata ad una camera da letto matrimoniale rispetto a quello di una cameretta (e non solo esteticamente!), così come diverse saranno le esigenze e gli spazi se questa sarà destinata ad un unico figlio piuttosto che a due o a tre. Gli armadi destinati alle camerette rappresentano proprio un po’ una categoria a parte perché non solo le necessità contenitive e la disposizione dell’attrezzatura al loro interno devono variare a seconda di quanti bambini e/o ragazzi ne usufruiscono ed occupano la stanza che li ospita, ma è proprio la fisionomia stessa degli armadi a risentirne, tanto che nelle camerette questi possono davvero assumere tantissime configurazioni differenti, a seconda del numero di letti presenti e del loro posizionamento con parti a ponte sospese in quota, piuttosto che a terra, a pedana o ancora con la presenza di piccole cabine.

Cassettiera mansardaOggi poi c’è un ulteriore caso da considerare, che un tempo poteva apparire atipico, ma oggi non si può di certo esimersi dal valutarlo perché è diventato assolutamente la normalità e rappresenta esattamente la condizione in cui si ritrovano moltissimi giovani (peraltro già fortunati perché che abitano per conto loro e non sono costretti a rimanere a casa dei genitori perché non sono in grado economicamente di potersi permettere una casa propria): parliamo ovviamente dei monolocali, ovvero ambienti unici, nei quali all’interno di 35-40 metri quadrati al massimo devono coesistere tutte le funzioni dell’abitare e dunque dove l’armadio deve coesistere con mille altre cose ed armonizzarsi con esse senza occupare troppo spazio, ma fornendo una funzione centrale. In questi casi la scelta dell’armadio sarà davvero decisiva perché rimarrà costantemente, giorno e notte, sotto gli occhi di tutti: di certo non si può pensare di farne a meno, ma comunque bisognerà rendere la sua presenza il meno imponente ed ingombrante ed il più discreta possibile. Meglio dunque optare per armadi piuttosto semplici, con tonalità chiare, perfetto il rovere chiaro o il bianco laccato; non è da sottovalutare neppure la scelta di qualcosa di colorato, l’importante è che si tratti sempre comunque di tonalità vivaci ma non scure, come ad esempio l’azzurro, il verde mela o il lilla, magari da coordinare con tessili o altri dettagli (in questi casi però attenzione a non esagerare con il colore, sarà meglio abbinarvi una cucina a vista bianca o comunque neutra, perfetta ad esempio con la parte retrostante di muratura piastrellata con un mosaico che riprende la tinta dell’armadio, o più semplicemente tinteggiata con smalto del medesimo colore). Molto azzeccata anche la scelta di superfici vetrate o meglio ancora specchiate, che contribuiscono a dilatare l’ambiente. Una soluzione classica per abitazioni di questo tipo, che viene utilizzata anche per le camere dalle dimensioni più ridotte, è quella dell’armadio a ponte con al di sotto un divano letto; proposta molto moderna ed interessante è invece quella di optare per un’armadiatura che occupi un’intera parete, ma che sappia coniugare al suo interno sia una parte aperta e di scaffalatura a giorno, da utilizzare per libri, televisione e suppellettili varie, che una parte di guardaroba vero e proprio, chiusa da ante ed eventualmente più profonda delle altre. Più discreta è la soluzione tipo “cabina armadio” o armadio da posizionare nel disimpegno che conduce al bagno (unico altro ambiente presente), ma difficilmente percorribile in quanto solitamente in questo tipo d’abitazioni gli spazi morti sono ridotti ai minimi termini e l’unica forse sarebbe adibire ad armadio il ripostiglio, ma solo ovviamente se questo esiste! Una vera cabina armadio si potrebbe realizzare in questi casi solo negli appartamenti piuttosto alti, collocando il letto a soppalco e ricavandovi al di sotto un’area guardaroba.

Comunque in tutti i casi è importantissimo partire dal tipo d’ambiente in cui si intende collocare l’armadio e di conseguenza capire cosa questo debba contenere per procedere poi valutando ogni altro aspetto: dalla forma, allo stile, fino al colore, al materiale e quant’altro.

Immagini: www.artlegnofaenza.it e www.beboarredo.it

Sara Raggi

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